Oggi condividerò con te cinque errori SEO che impediscono al tuo traffico web di aumentare.
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Primo errore SEO: Inserire le date nel tuo URL.
Se la tua struttura URL è ad esempio: nomeblog.com/2020-04-25/cinque-errori-seo Google non sarà molto buono con te!
Nel momento in cui toglierai le date dal tuo URL indovina cosa succederà al tuo traffico di ricerca? Nel giro di poche settimane vedrai aumentare almeno del 50% il numero di visualizzazioni dello stesso articolo.
Perché? Quando i motori di ricerca scansionano il tuo sito web e verificano l’esistenza di una data nel tuo URL, considerano che il contenuto sia fortemente legato a quest’ultima.
Se da un lato potrebbe essere utile, se realmente si raccontasse un fatto successo in quel dato momento, nella maggioranza delle ipotesi questo inciderebbe negativamente sull’opportunità di ricevere traffico.
Al contrario, se desideri che il tuo contenuto venga notato nel tempo, come un articolo o una pagina “sempre verde”, evita di inserire date nel tuo URL.
Lo sapevi, lo hai provato? Lascia un commento qui sotto e condividilo con tutti.
Secondo errore SEO: Non pensare al tuo sito come un silo
Cos’è un silo?
In agricoltura, per esempio, un silo è un contenitore, il più delle volte, cilindrico dove stoccare merci o raccolti.
Sembra strano ma la struttura perfetta per il tuo sito web è simile a questo contenitore.
Quindi, il secondo errore che forse stai commettendo è, non considerare il tuo sito web un contenitore ben organizzato.
Molti commettono il grave errore di pensare al loro articolo come mezzo efficace per rispondere a una singola necessità dell’utente, questo potrebbe essere buono, ma c’è un “ma”, latente in questo ragionamento.
Non importa, in sostanza, quante sezioni o categorie abbia il tuo progetto, nella visione d’insieme rimane pur sempre un sito web sotto uno specifico dominio. Sembra complicato?
Facciamo un esempio specifico, se hai creato una categoria che parla di “medicina”, fai si che tutti gli articoli che possano essere associabili a questa categoria, siano collegati tra loro.
Dovresti pensare al tuo sito web, come ad un unico grande contenitore o silo e non come a tante singole scatole. Quindi quando scrivi un articolo, collegalo sapientemente ad altri contenuti pertinenti. In questo modo, tutte le tue pagine saranno collegate in maniera naturale e si posizioneranno più in alto sui motori di ricerca.
Terzo errore SEO: E’ il modo, di fare SEO che è sbagliato
Oh mamma che concetto contorto! Forse si forse no. Mi spiego meglio.
I nuovi del settore, spesso pensano che il posizionamento sui motori di ricerca, dipenda dal compilare tutti i campi di plugin come SEO YOAST. Mentre altri, invece, si applicano nel costruire collegamenti con siti dai contenuti autorevoli, per essere citati su blog del loro stesso settore.
Questo è ottimo, utile, ma non basta!
La SEO deve essere finalizzata a costruire un marchio solido e autorevole.
Se il tuo brand sarà percepito dai più, come autorevole e desti la fiducia di utenti interessati al tuo settore, ti classificherai organicamente prima dei tuoi avversari.
Perché? Hai mai sentito parlare delle Fake News e di quanto possono essere fastidiose? Ti sei mai ritrovato a condividere qualcosa, che in secondo tempo hai dovuto smentire?
Non è una cosa molto simpatica vero?
Aziende come Google, Bing, Facebook, Linkedin, Twitter etc. temono come la peste di essere associate a Fake News che in primis fanno perdere credibilità, proprio il loro marchio.
Avete notato come in tempi di Covid-19 si affrettano ad inserire sulla Home del proprio sito web, una corretta informativa sull’argomento, per tamponare le critiche che potrebbero derivare da cattivi comportamenti proprio dei loro utenti?
Eh si, il succo del discorso è, che in piccolo, dovresti creare un tuo brand inserendo nel tuo sito contenuti attendibili. Quando Google, Bing etc. avranno verificato la veridicità delle tue informazioni, premieranno certamente la tua SEO con i primi posti, per quella determinata ricerca o argomento.
L’iscrizione alla newsletter è un mezzo efficace per far tornare gli utenti sul tuo blog.
Far sì che tornino spontaneamente, giorno dopo giorno, ti permetterà di essere riconosciuto da loro come un marchio affidabile.
Questo ti aiuterà a scalare le classifiche dei motori di ricerca e di farlo a lungo termine.
Quarto errore SEO: Non puoi solo scrivere contenuti.
Lo so cosa stai pensando. Dov’è l’errore?
Ovviamente scrivere contenuti non è un errore! Redigere un articolo e non aggiornarlo, si però.
E’ scontato? Non direi, vi posso dire per esperienza che molti incappano in questo errore. Inondano il web di parole, parole e ancora parole, sfornando articoli su articoli, ma dimenticandosi di post già posizionati, non aggiornandoli mai più.
Periodicamente devi controllare i tuoi vecchi post e aggiornarli con informazioni attuali.
Perché? Perché uno dei nostri titolari come il grande G (Google) è famelico, cerca 24 ore su 24, contenuti freschi e interessanti. Se dedichi una parte del tuo prezioso tempo a revisionare vecchi articoli, i motori di ricerca saranno propensi a premiarti.
Questo non significa che devi riscrivere l’intero articolo, magari potrebbe essere necessario modificare solo uno o due paragrafi o addirittura qualche riga. Fidati, il tuo impegno sarà ricompensato!
Quinto e ultimo errore SEO: Non pensare all’utente
Pensare all’utente? In che senso?
Google come altri motori di ricerca, lavorano notte e giorno per assicurare all’utente, un’esperienza più epica possibile!
Sappiamo che queste aziende “sopravvivono” scambiando e acquisendo statistiche sui comportamenti dei visitatori.Per essere più specifici osservano se e quanti utenti, fanno una determinata ricerca, quanti clic riceve una scheda Google o quante volte e in quali pagine gli internauti entrano in un sito.
Fattore importantissimo è, quanto rimangono sulla pagina web, questo fa capire quanto il sito è piaciuto e/o pertinente. In definitiva è l’utente ad influire sulla SEO e non il contrario.
Ora che sei più consapevole, se vuoi avere maggiore visibilità, contattami subito, oppure continua a seguire il mio blog.
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